La vendemmia in classe III: un racconto.
- Nov
- 08

Acini belli, lucidi e tondi,
grappoli bruni, grappoli biondi.
Ora staccati dai rami stanchi,
grappoli neri, grappoli bianchi.
Allegramente si canta in coro:
grappoli neri, grappoli d’oro.
Lunedì mattina il tempo era nuvoloso.
Io e i miei compagni siamo andati a Montevecchia in automobile, accompagnati dai nostri genitori. Quando siamo arrivati in cima alla collina, siamo giunti nel vigneto: le viti erano tante, alcuni grappoli erano grandi e altri piccoli, gli acini erano bianchi e alcuni erano marci.
Qui abbiamo conosciuto il signor Mario che è un viticoltore e proprietario della vigna.
Lui ha distribuito una cesoia per ciascuno e ci ha mostrato come cogliere l’uva, ovvero tagliando il raspo che è il ramo che tiene l’uva appesa alla pianta.
Così abbiamo raggiunto i filari, abbiamo raccolto l’uva e riempito le cassette rosse. Dopo un po’ di tempo eravamo stanchi, le mani erano sporche, appiccicose e odoravano d’uva.
Poi abbiamo fatto merenda e siamo risaliti in automobile per raggiungere l’azienda vinicola. Qui abbiamo visitato la cantina dove c’erano le bottiglie e i barili pieni di vino.
Noi abbiamo pigiato l’uva con i piedi nudi dentro un tino; poi abbiamo filtrato il mosto e ricavato il succo d’uva.
Due giorni dopo abbiamo aperto la bottiglia e il succo aveva fatto la schiuma.
Assaggiandolo, era abbastanza acido, frizzante e allappava. Alla maggior parte di noi il succo è piaciuto.
Classe III

